stirare

È ridicolo parlare di temporanea infermità mentale quando un individuo uccide la persona che l’ha vessato per anni: temporanea infermità mentale sarebbe entrare di nascosto a casa di qualcuno e stirargli tutte le camicie, mentre uccidere il tuo nemico al culmine della disperazione è puro istinto di sopravvivenza.

Mauro Maraschi
Rogozov
Terrarossa, 2021

onestà intellettuale

Non è semplicemente ammettendo la propria animosità che questa smette di essere quello che è, un sentimento inutile se non dannoso. Dunque, va bene, va male, non so, ne esco poco dignitosamente, ma non mi è possibile continuare senza ammetterlo, ho questo difetto dell’estrema e autolesionistica onestà intellettuale, un modo elegante per dire che sono un babbo di minchia.

Marco Drago
Innamorato
Bollati Boringhieri, 2023

reciprocità

La cosa secondo me più fastidiosa non è tanto che quelli del trading online ti telefonano di continuo, ma è invece che se perdi la chiamata e pensi Oddio, chissà chi era, magari era importante, e richiami, c’è la voce che ti dice che quel numero che ti ha appena chiamato non è disponibile, e questo a mio parere non va bene, pretendo la simmetria, se tu mi chiami per il trading e io non rispondo, quando ti richiamo il boccino passa a me e allora tu ti sorbisci quello che pare a me, Pronto? E io: Sì, buonasera, sa che stasera ho fatto un riso da schifo? E loro: Grazie ma non mi interessa… E io: Un momento, signore, lasci che le spieghi cosa ho sbagliato in questo riso! E loro muti, non mi pare di chiedere l’impossibile, chiedo solo giustizia sotto forma di reciprocità, tutto qui.

ai

Un racconto di fantascienza in cui sì, in effetti, alla fine, le AI traducono come (anzi meglio di) noi, scrivono come (anzi meglio di) noi, dipingono come (anzi meglio di) noi, epperò noi intanto ci siamo estinti e quindi le AI delle loro grandi abilità creative non sanno che cazzo farsene, anche perché a loro tutta quest’arte non è che interessi granché.

più di così

Il ragazzo e la ragazza sentirono la voce del padre nell’oscurità.
«Ragazzi, mi sono appena ricordato… ho una notizia bella e una brutta. Quale volete per prima?»
Rispose la figlia. «Togliamoci il pensiero» disse. «Cominciamo da quella brutta.»
Il padre sorrise. Sono bravi ragazzi, decise. I miei figli sono ragazzi a posto. Si girò sorridendo verso le loro teste, che sapeva rivolte verso di lui nel buio, e dubitò di potersi mai sentire… non meglio, ma più di così.
«Ho mentito» disse. «Non c’è nessuna brutta notizia.»

Amy Hempel
Ragioni per vivere
Traduzione di Silvia Pareschi
SEM, 2019

Possibile che Amy Hempel sia la migliore autrice* vivente di racconti?
Possibile che Amy Hempel sia la migliore autrice vivente di racconti.

*uomini compresi?
uomini compresi.

“I mangiapianeta”

Kilgore Trout ha scritto un racconto di fantascienza intitolato “I mangiapianeta”. Parlava di noi, ed eravamo il terrore dell’universo. Eravamo come delle termiti interplanetarie. Ogni volta che arrivavamo su un pianeta ce lo pappavamo e morivamo. Ma prima di morire mandavamo sempre delle navicelle spaziali a creare minuscole colonie da qualche altra parte. Eravamo una malattia, perché i pianeti non andavano abitati per forza con una distruttività così spaventosa. È facile prendersi cura di un pianeta.

Un racconto di Kilgore Trout citato in
Kurt Vonnegut, Quando siete felici fateci caso
Traduzione di Assunta Martinese e Martina Testa
Bompiani, 2022