So che nel 1746 il governo svedese rese illegale possedere ogni accessorio del caffè, inclusi piattini e tazzine, per la convinzione di re Gustav III che tè e caffè facessero male. Il re ordinò addirittura uno studio su due fratelli gemelli condannati a morte: per entrambi il giudizio fu convertito a condanna all’ergastolo, a patto che uno dei due bevesse tre tazze di tè al giorno, per sorvegliarne la condizione, e l’altro tre di caffè. Per la cronaca, il primo a morire non fu quello del tè, che morì a ottantatré anni, né quello del caffè, che morì ancora dopo, sopravvivendo a tutti i dottori; ma il re, assassinato nel 1792 durante una festa in maschera.

Ivano Porpora
Nero & bollente
UTET, 2023