Vi si raccontava di uno scienziato pazzo che si chiamava Fleon Sunoco, e che stava conducendo una ricerca presso il National Institutes of Health di Bethesda, Maryland. Il dottor Sunoco era convinto che le persone molto intelligenti avessero in testa delle piccole radioriceventi, e che le loro idee geniali provenissero da altrove.
(…) Trout stesso sembrava persuaso che da qualche parte ci fosse un grosso computer che, per mezzo di impulsi radio, avesse detto a Pitagora dei triangoli retti, a Newton della gravità, a Darwin dell’evoluzionismo, a Pasteur dei germi, a Einstein della relatività, e via di seguito.
“Quel computer lì , dovunque si trovi e qualunque cosa sia, fingendo di aiutarci, potrebbe invece star cercando di ucciderci rifilandoci troppa roba a cui pensare” disse Kilgore Trout.

Un racconto di Kilgore Trout citato in
Kurt Vonnegut, Cronosisma (1997)
Traduzione di S.C. Perroni
Bompiani, 1998