Se dovessi raccontare la mia esistenza credo che non saprei che cosa dire, sono tentato di dire: nella mia esistenza non c’è stato nessun avvenimento. Mio fratello si ricorda cose che gli sono successe quando aveva due anni, e infatti la sua esistenza, per quello che ne posso capire, è lineare e chiara. Mio fratello è cresciuto per accrescimento e questo fa di lui, a trentasei anni, un uomo completo. Io credo di essere cresciuto per sottrazioni successive, come se la verità del mio corpo e della mia anima non fosse stata da ricercare in uno sviluppo completo di quello che alla nascita possedevo in potenza, ma nella messa in luce di una consistenza interna, meravigliosa e felice. Io penso a me stesso come a un uovo: quando sono infelice sento l’uovo dentro di me, come un oggetto impenetrabile; quando sono felice io sono dentro l’uovo, sono un tuorlo che galleggia dentro un’infinita protezione.

Giulio Mozzi
La felicità terrena (1996)
Laurana, 2012