Era ambientato alle isole Hawaii, cioè il posto dove i fortunati vincitori del concorso di Dwayne Hoover, lì a Midland City, sarebbero dovuti andare. Su quelle isole ogni pezzetto di terra era di proprietà di una quarantina di persone in tutto, e nel racconto Trout faceva decidere a queste persone di esercitare fino in fondo il loro diritto di proprietà. C’erano cartelli “Vietato il passaggio” praticamente dappertutto.
Questo aveva creato terribili problemi per il milione di persone che abitavano nelle isole. La legge di gravità esigeva che se ne stessero da qualche parte sulla superficie. Altrimenti non potevano fare altro che entrare in acqua e andare ad affogare al largo.
Allora il governo federale si intromise, mettendo a punto un programma d’emergenza: a ogni uomo, donna e bambino che no aveva proprietà venne consegnato un grande pallone pieno di elio.
Da ogni pallone pendeva un cavo con un gancio. Grazie a questi palloni gli hawaiani potevano abitare queste isole senza continuare a calpestare le proprietà altrui.

un romanzo di Kilgore Trout citato in
Kurt Vonnegut, La colazione dei campioni (1973)
Traduzione di Attilio Velardi
Feltrinelli, 2005