Una volta, son passati tanti anni, parlavo con uno scrittore.
Cosa stai leggendo?, mi chiese.
Il romanzo tal dei tali, risposi io, non lo conoscevo ma poi l’ho trovato in una di quelle collane in allegato a un quotidiano, e mi sa che mi sono innamorato.
Ero giovane, ero tendente al romanticismo, sapete com’è.
Lo scrittore mi guardò con disgusto.
Gli allegati non li devi leggere, disse, lasciando intendere che quella era mercificazione, moda e merda del demonio, che lui l’autore lo conosceva già, da anni, ci mancherebbe, pfui.
Fino a quel momento era stato cordiale, da lì poi iniziò a trattarmi con odiosissima sufficienza.
E invece io, da lì in poi, non posso più sopportare quelli che hanno letto/visto/ascoltato qualcosa prima di te e te lo fan pesare col sopracciglio alzato, come se non ci fosse una miriade di cose che qualcun altro ha letto/visto/ascoltato prima di loro.
FINE