Non c’è proporzione tra il tempo necessario alla costruzione e quello necessario alla distruzione. Non c’è pianura, il mondo è in discesa, agevola, facilita, il mondo è inclinato verso la distruzione, capito? Il tempo è inclinato verso la distruzione, basta far rotolare una piccola pietra ed ecco pronta una bella valanga che scende. La costruzione è naturalmente rivolta in salita, la distruzione è girata verso la discesa, è lì, pronta a lanciarsi verso valle non appena qualcuno ci sbatte contro. L’entropia morale è orientata verso il basso. Forse non è dappertutto così, forse esistono posti dove la costruzione e la distruzione sono orientati al contrario, o al limite c’è la pianura. Il paradiso dev’essere un posto così. Ma qui no. La bontà ha bisogno di troppa energia. Di troppa energia per esprimersi. Ha bisogno di troppo tempo. Non può che apparire per accumuli successivi, come una stalattite. Ha bisogno di stratificarsi millennio dopo millennio. Alla cattiveria invece basta un nanogrammo di forza. Basta solo vincere l’attrito iniziale, poi la pendenza e la forza di gravità fanno il resto. Non c’è proporzione, pensava Stanko. Questo pianeta è orientato in un modo schifoso. È inclinato verso lo schifo, pensò. Tutto fa schifo.

Matteo Galiazzo
Il rutto della pianta carnivora
Laurana, 2014