Mi è sempre parso, nei pochi romanzi che ho letto di quando in quando, che esigano parecchio dai lettori quegli autori che iniziano i loro racconti furiosamente, nel bel mezzo delle cose, invece che entrandovi, indietreggiando o di sbieco, con dolcezza.

John Barth
L’opera galleggiante (1956/1967)
Traduzione di Henry Furst, Martina Testa
minimum fax, 2003