Si assopisce in uno stato prossimo alla veglia, in perenne tensione, come se fosse in attesa di un segnale telefonico, di un insolito scampanellio alla porta o di una qualsiasi chiamata di soccorso o d’emergenza, e non volesse abbandonarsi a un sonno troppo profondo, come se dovesse vegliare su tutti quelli che conosce, coloro che fanno parte della sua vita, e lui stesso avesse paura di scomparire.

Joaquín Pérez Azaústre
I nuotatori
Traduzione di Paola Tomasinelli
Codice Edizioni, 2014