L’orrore del mondo in fondo era tutto lì. Non nei fantasmi che popolavano gli incubi, non nell’indifferenza degli altri e neppure nelle ingiustizie della vita, ma nel contatore che girava sempre nello stesso senso, nella sua spietata irreversibilità, in quel buona la prima che non perdonava i passi falsi e te li rammentava a ogni piè sospinto, fino alla fine dei tuoi giorni.

Sergio Garufi
Il superlativo di amare
Ponte Alle Grazie, 2014