Era chiaro per me che se anche fosse stato ancora vivo la settimana dopo sarebbe stato ancora meno in grado di parlare, alla velocità con cui si stava consumando, disintegrando, e così l’ultima cosa che gli dissi, tutto quello che potevo donargli, da solo con lui, con indosso il cappotto, pronto ad andare, la macchina fuori che ci avrebbe portato alla stazione, fissandolo dall’alto, affrontando quegli occhi, e lui che mi fissava tutto il tempo, che sforzo deve essere stato per lui, sì, e gli dissi, era tutto quello che mi restava, che altro potevo fare, dissi, Racconterò tutto, amico mio.
Sarà ben poca cosa, disse, dopo un po’, sempre con gli stessi occhi.
È ciò che tutti hanno, ben poca cosa, dissi.

Bryan Stanley Johnson
In balìa di una sorte avversa (1969)
Traduzione di Enrico Terrinoni
BUR/Rizzoli, 2011