Le serie Tv sono i nuovi romanzi?
Negli ultimi anni se lo son chiesto in tanti, e in giro si trovano un sacco di risposte intelligenti (che non mancano di sottolineare il perfido sottinteso della domanda, ovvero: “Le serie Tv sono meglio dei romanzi?”). Comunque, alla domanda iniziale qualcuno risponde sì, qualcuno risponde no, qualcuno risponde non proprio (esempio recente, qui Adam Kirsch dice no e Mohsin Hamid dice non proprio, oppure non per molto). Quando le leggo, queste risposte, mi sembra di esser d’accordo un po’ con tutte. Anche se si contraddicono l’una con l’altra, guarda un po’.
Solo che quando poi ci ripenso, non so, saran limiti miei, ma io la domanda iniziale non la capisco neanche tanto bene. Prendiamo due pesi massimi, per dire: The Wire e Delitto e castigo. Mi han dato valanghe di emozioni, sian benedetti entrambi, ma me le han date in modo differenti. The Wire non sarà mai in grado di farmi vedere che succede dentro Raskolnikov, e nessuna descrizione, neanche scritta da un semidio come Dostoevskij, riuscirà a dire quel che dice uno sguardo di Omar – o almeno, non a dirlo in quel modo là.
A me, sarò strano o forse solo banale, parole e immagini mi sembran linguaggi così differenti che per la domanda di partenza non credo di aver una risposta.
Un po’ come se uno mi chiedesse, Ma secondo te, la musica è la nuova scultura? Eh, non saprei.