Perché poi arrivava la fine della giornata, le sere di quel 1984, e insieme con la sera scendeva su di noi un velo, un bagliore azzurro a metterci d’accordo, a fare giustizia… […] Così li vedevi, quei comici che non facevano ridere, e ridevi lo stesso. […] «Saaaalve! – diceva il trentenne di Biella saltellando da una parte all’altra dell’inquadratura, – sono mister Tarocò, con l’accento sulla q» (e ridevamo), oppure, nei panni dell’imbonitore: «Asta Tosta! oggetti tosti per tutti i gosti, pardon, gusti…» (e ridevamo), oppure, con una protesi di gomma sulla fronte e un parrucchino di capelli bianchi svolazzanti: «Sono Zichichirichì, uno scienziato molto reclamato: infatti ogni mattina ricevo i reclami delle bollette che non ho pagato!» (e ridevamo), oppure, il comico di mezza età, in uno dei suoi monologhi di fine puntata: «Come si dice al mare: the show must gommon!» (e noi, incredibilmente, ridevamo). […] La risata che ci avrebbe dovuti seppellire tutti quanti era arrivata.

Nicola Lagioia
Riportando tutto a casa
Einaudi, 2009