Un’America dove quasi tutto il lavoro era svolto dalle macchine, e le uniche persone che potevano trovare un impiego avevano tre o quattro dottorati. C’era anche un grave problema di sovrappopolazione.
Tutte le più gravi malattie erano debellate. Così la morte era volontaria, e il governo, per incoraggiare quelli che volevano morire, aveva eretto a ogni incrocio delle strade principali un Salone del Suicidio Etico, col tetto viola, proprio accanto al tetto arancione di uno Howard Johnson.**
Nel salone c’erano hostess molto graziose, e delle comode poltrone, e un sottofondo musicale, e una scelta tra 14 sistemi indolori per morire. I saloni del suicidio erano posti affollatissimi, perché tanta gente si sentiva sciocca e inutile, e perché morire era ritenuta una cosa patriottica e disinteressata. Gli aspiranti suicidi avevano anche diritto a un ultimo pasto gratis nell’attiguo ristorante.
E così via.
*La pronuncia americana di 2BRO2B è molto simile a quella di To be or not to be?, Essere o non essere?
** Catena di ristoranti economici

un romanzo di Kilgore Trout citato in
Kurt Vonnegut, Dio la benedica, Mr Rosewater (1965)
Traduzione di Vincenzo Mantovani
Feltrinelli, 2005